La meditazione è uno stato della coscienza che può essere ottenuto mediante l'indirizzamento volontario della nostra attenzione verso un determinato oggetto (meditazione riflessiva) o mediante la completa assenza di pensieri (meditazione recettiva).
La meditazione recettiva ha come scopo l'assenza di pensieri e permette alla mente di raggiungere un livello di "consapevolezza senza pensieri". È un tipo di meditazione tipica di numerose filosofie e religioni orientali.
Nella meditazione riflessiva l'oggetto della meditazione può essere qualsiasi cosa. In genere nella pratica vengono utilizzate visualizzazioni di oggetti fisici oppure semplicemente oggetti che riguardano il mondo interiore come emozioni o qualità, oppure immagini o testi sacri. Questo tipo di meditazione è più vicina alla cultura occidentale.
La meditazione è una tecnica per raggiungere l’equilibrio interiore l’unione tra l’essere e la nostra immagine esteriore, forse bloccata da continui condizionamenti. E’ una tecnica semplice, ma la mente la rende molto complicata. La mente deve renderla molto complicata e difficile, in quanto le due realtà non possono coesistere. La meditazione è la “morte” della mente; naturalmente, la mente si oppone ad ogni sforzo teso verso la meditazione. L'osservazione è la chiave della meditazione. Osserva la tua mente. Non fare nulla. Limitati a osservare qualsiasi cosa faccia la mente. Non disturbarla, non prevenirla, non reprimerla; non fare assolutamente niente in prima persona. Limitati a essere un osservatore. E il miracolo dell'osservare, è meditazione. Allorché ti limiti a osservare, pian piano la mente si svuota di pensieri. Ma non ti addormenti, al contrario divieni più sveglio, più consapevole. E con lo svuotarsi della mente, la tua energia diviene una fiamma di risveglio.Diventi consapevole di te stesso. Grazie all'osservazione, la mente e i pensieri scompaiono. E il momento più estatico, si ha quando ti ritrovi pienamente all'erta, senza che esista in te un singolo pensiero... ma solo il cielo silente del tuo essere interiore.
Questo è il momento in cui l'energia si volge all'interno: questa inversione è improvvisa, è repentina! E quando l'energia si volge all'interno, porta con sé una gioia infinita. Quando la meditazione ritorna alla propria sorgente, esplode in una gioia immensa. Questa gioia, nel suo stadio supremo, è illuminazione. (OSHO)
Ci sono spesso frequenti malintesi sulla meditazione e spesso le persone si domandano:

1) La meditazione è solo per persone che sono impegnate in una ricerca spirituale?

I benefici della meditazione sono molteplici. Il principale tra questi è la capacità di rilassarsi e di essere consapevoli senza sforzo. Certo sono strumenti utili per tutti!

2) E’ una pratica per ottenere "la pace della mente"?

Pace della mente è una contraddizione di termini. Per sua natura la mente è un commentatore cronico. Ciò che scopri attraverso la meditazione è l'abilità di trovare una distanza tra te e questo commento continuo, in modo che la mente, con il suo vociare di pensieri e di emozioni non si intrometta più nel tuo stato interiore di silenzio così da permetterti una riflessione su ogni problema che devi affrontare.

3) E’ una disciplina mentale, o un sforzo di controllare o "domare" la mente,di avere una mente più attenta?

La meditazione non è, né uno sforzo mentale, né un tentativo di controllare la mente. Sforzo e controllo vogliono dire tensione, e la tensione è antitetica allo stato di meditazione. Inoltre, non occorre controllare la mente; basta solo comprenderla e comprendere il suo funzionamento. Il meditatore non deve domare la mente, o renderla più attenta e capace, deve solo crescere in consapevolezza.

4) E’concentrazione o contemplazione?

La concentrazione è un restringersi della consapevolezza. Ti concentri su di un oggetto ad esclusione di tutto il resto. Al contrario la meditazione comprende tutto, e la consapevolezza si espande. Il contemplatore è focalizzato su un oggetto, magari religioso, un'immagine, o un aforisma che gli dà ispirazione. Il meditatore è consapevole, ma non di qualcosa in
particolare.

5) E’ una nuova esperienza?

Non necessariamente - molti sportivi conoscono questo spazio che chiamano "la zona". Gli artisti lo conoscono - lo incontrano, a volte, quando cantano, dipingono o suonano. Noi possiamo conoscerlo, per esempio, quando facciamo giardinaggio, giochiamo con i bambini, camminiamo sulla spiaggia, o facciamo l'amore. Anche da bambini possiamo averne fatta l'esperienza. La  meditazione è uno stato naturale dell'essere, uno che hai sicuramente raggiunto in qualche momento,magari senza sapere che nome attribuirgli. 

I metodi e le tecniche di meditazione sono mezzi per creare un ambiente interiore che faciliti il distacco dai problemi e permetta semplicemente di essere. Mentre all'inizio è meglio dedicare un periodo di tempo determinato a un metodo strutturato di meditazione, esistono molte tecniche che vengono praticate nel contesto della vita di tutti i giorni - sul lavoro, nel tempo libero, da soli o con altri.
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